mercoledì 14 ottobre 2009

MARILLION - Somewhere else (2007)

Voto ½

Il passo indietro rispetto a Marbles è innegabile; Somewhere else è un disco di alleggerimento, un disco "normale" insomma. Non si possono sempre incidere doppi album o concept. L'ascolto dell'album è piacevole, soprattutto la sua prima parte.
"See it like a baby", "Most toys" sono divertenti, mentre "Thank you wherever you are" con quel suo andamento "zoppo" derivante dal 6/8 delle strofe ammalia a affascina nello stacco quasi gotico di pianoforte a metà brano. "The Other half" e "Somewhere else" sono i due capolavori del disco. La prima inizia roccheggiando con Steve Rothery in evidenza ma finisce con una grande enfasi e con una splendida romantica melodia di Steve Hogarth. La title track racchiude in 8 minuti atmosfere simili al capolavoro "Ocean Cloud": malinconia, nostaglia, autunno... Bellissimo anche il solo finale di Rothery.
La seconda parte del disco è più riflessiva. "A voice from the past" (Fish?), "No such thing" e l'impalpabile "Faith" a chiudere il lavoro. "Wound" e "Last century for man" completano il quadro con buona verve ma senza spunti geniali.
In definitiva un buon album di transizione.