martedì 23 marzo 2010

Twelfth Night - Live at the Target (1981)

Voto

Live at the Target: il primo germoglio della rinascita progressiva negli anni 80.
I Twelfth Night originari di Reading erano attivi già da qualche anno e questo LP profuma tutt'oggi di nostalgia, di passione, di fatica e di speranze. Un disco interamente di rock progressivo da parte di una band inglese mancava dal 1977 (Jethro Tull permettendo). I lunghi brani strumentali presenti si rifanno alla psichedelia dei Pink Floyd passati però attraverso la lente della nuova generazione di new romantics di inizio anni ottanta.
I lunghi brani strumentali "Fur helene", "After the eclipse", "East west" e la suite "Sequences" rimangono dopo 30 anni esempi di un new prog che di lì a un paio di anni avrebbe conquistato i cuori di molti ragazzi europei. Le ritmiche erano più lineari, scevre di quel jazzismo che caratterizzava tutti i gruppi prog degli anni settanta. Una certa commistione con la New Wave of British Heavy Metal sposta la composizione verso melodie più lineari e memorizzabili, senza rinunciare però alle lunghe suite e a testi ambiziosi, anche se portati più all'introspezione, più Hammil che Gabriel insomma.
Ai Twelfth night l'onore di avere riaperto la strada al rock progressivo dopo che la peste punk aveva spazzato via dal mercato e dai gusti della gente questo fantastico tipo di musica.
L'anno dopo Geoff Mann prenderà in mano il microfono e un nuovo tassello fondamentale verrà sistemato all'interno della storia della band.