Voto ☻☻☻☻½
Disco oltremodo fondamentale per la nascita del movimento new-prog nel Regno Unito. Un lavoro cupo, onirico, surreale. Le influenze floydiane di Live at the Target si stemperano per lasciare spazio a una new wave quasi dark molto originale grazie alla superba interpretazione vocale di Geoff Mann. La lunga canzone introduttiva "We are sane" è il manifesto del 12th Night sound: labirintica, coinvolgente, divertente e disperata. La seconda parte della prima facciata non mi trasmette le stesse emozioni. Troppo riflessiva e ripetitiva "Human Being", mentre This city riporta un po' di verve.
Perfetta invece la seconda facciata dell'LP. L'allegra "Fact and Fiction" con i suo contagioso refrain "Don't make me laugh", la malinconica "The poet sniffs a flower" e la romantica "Love song" fanno da cornice all'altro grande capolavoro del disco: "Creepshow" coi suoi 11 minuti definisce allo stesso modo di "We are sane" il new-prog di stampo 12th night: buio, claustrofobico, ricco di visioni grottesche e feroci critiche sociali.
Un album che non può mancare a un appassionato di rock progressivo. Dal punto di vista stilistico è forse il più originale lavoro prodotto da una band di new-prog inglese.
mercoledì 14 aprile 2010
lunedì 5 aprile 2010
Twelfth Night - Smiling at Grief (1982)
Voto ☻☻☻
Registrato nel novembre 1981 Smiling at Grief vede l'ingresso in formazione del carismatico cantante Geoff Mann. Il tastierista Rick Battersby abbandona il gruppo a metà registrazioni.
Ne risulta un album interessante, innovativo. La canzoni si accorciano e assumono sempre più caratteristiche di new wave ma senza l'alone malinconico. E' anzi l'ironia e l'energia di Mann a farla da padrone. Tre brani "East of eden", "This City" e "Creepshow", i migliori, verranno poi ripescati e riarrangiati per le registrazioni del magnum opus Fact and Fiction mesi più tardi. I dieci minuti di "Creepshow" rifulgono già di luce propria, anche se non ancora al massimo della loro drammaticità e teatralità. Smiling at grief verrà venduto come cassetta ai concerti della band e tramite fan club.
Registrato nel novembre 1981 Smiling at Grief vede l'ingresso in formazione del carismatico cantante Geoff Mann. Il tastierista Rick Battersby abbandona il gruppo a metà registrazioni.
Ne risulta un album interessante, innovativo. La canzoni si accorciano e assumono sempre più caratteristiche di new wave ma senza l'alone malinconico. E' anzi l'ironia e l'energia di Mann a farla da padrone. Tre brani "East of eden", "This City" e "Creepshow", i migliori, verranno poi ripescati e riarrangiati per le registrazioni del magnum opus Fact and Fiction mesi più tardi. I dieci minuti di "Creepshow" rifulgono già di luce propria, anche se non ancora al massimo della loro drammaticità e teatralità. Smiling at grief verrà venduto come cassetta ai concerti della band e tramite fan club.
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