mercoledì 14 aprile 2010

Twelfth Night - Fact And Fiction (1982)

Voto ½

Disco oltremodo fondamentale per la nascita del movimento new-prog nel Regno Unito. Un lavoro cupo, onirico, surreale. Le influenze floydiane di Live at the Target si stemperano per lasciare spazio a una new wave quasi dark molto originale grazie alla superba interpretazione vocale di Geoff Mann. La lunga canzone introduttiva "We are sane" è il manifesto del 12th Night sound: labirintica, coinvolgente, divertente e disperata. La seconda parte della prima facciata non mi trasmette le stesse emozioni. Troppo riflessiva e ripetitiva "Human Being", mentre This city riporta un po' di verve.
Perfetta invece la seconda facciata dell'LP. L'allegra "Fact and Fiction" con i suo contagioso refrain "Don't make me laugh", la malinconica "The poet sniffs a flower" e la romantica "Love song" fanno da cornice all'altro grande capolavoro del disco: "Creepshow" coi suoi 11 minuti definisce allo stesso modo di "We are sane" il new-prog di stampo 12th night: buio, claustrofobico, ricco di visioni grottesche e feroci critiche sociali.
Un album che non può mancare a un appassionato di rock progressivo. Dal punto di vista stilistico è forse il più originale lavoro prodotto da una band di new-prog inglese.

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