mercoledì 3 novembre 2010

Pallas - Arrive Alive (1981)


Voto


Il secondo album della rinascita progressiva inglese negli anni ottanta dopo il Live at the Target dei Twelfth Night. A dire il vero fu pubblicato su cassetta. L'album sarà pubblicato nel 1983 ma conterrà 4 dei 6 brani qui presenti (alcuni reincisi in studio) con in più una acerba versione del brano Arrive Alive.
L'originale Arrive Alive constava di 6 brani che definire affascinanti è poco. Dalle nebbie scozzesi sembrano materiallizzarsi pesonaggi unici, storie incredibili, una regina degli abissi, una corona di spine e niente meno che Jack lo Squartatore.
Il mellotron di Ronnie Brown disegna atmosfere malinconiche e suggestive, mentre la chitarra di Niall Mathewson sferza il romanticismo con scudisciate elettriche ma regala anche momenti di triste malinconia evocativa su Queen of the Deep.
L'iniziale Five to Four è fra i brani più sottovalutati del loro repertorio. In realtà un grande brano drammatico su cui la voce imperiosa e espressiva di Ewan Lowson si eleva altissima.
Heart attack, più tardi inserita nella riedizione di The Sentinel, delinea le coordinate del nascente New Prog. Crown of thornes è la canzone più longeva di questa raccolta e nella sua dolce melodia ricorda Carpet Crawlers dei Genesis. Il dramma conclusivo di The Ripper è teatralmente perfetta e ricorda molto fedelmente l'atmosfera malata, nebbiosa di White Chapel e del suo indimenticato protagonista.
Un album fantastico, non perfetto, prodotto di una band all'attivo già da 4 anni. I germogli sono gettati e pochi anni dopo daranno vita al capolavoro supremo.

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